Allenare la mente nello sport aiuta anche nello studio

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La ricerca della concentrazione – Foto Bizzi

Ma quanto è importante allenare la mente? Abbiamo visto nelle recenti Olimpiadi campioni sopraffatti dalle loro stesse paure non essere in grado reagire di fronte a un momento di difficoltà, bloccati mentalmente e incapaci di ribaltare una situazione a loro sfavorevole. E ne abbiamo visti altri trasformare un risultato negativo in positivo, rimontando stoccata su stoccata un avversario più forte di loro sulla carta, ma molto meno sul piano mentale.

E allora continuiamo a chiederci… quanto è importante allenare la mente? E, soprattutto, quanto è importante e perchè il coinvolgimento dei genitori e dei maestri e in cosa ci aiuta allenare la mente oltre che ad ottenere una performance migliore?

“Sull’utilità dell’allenamento mentale non ho dubbi e da molti anni – ci dice il M° Giancarlo Toran – Imparare a rimuovere gli ostacoli sulla strada del massimo rendimento individuale è, o dovrebbe essere, l’obiettivo principale di ogni atleta. Ma non è facile lavorare sugli aspetti mentali della preparazione: bisogna capire, provare, saper ascoltare e darsi da fare.

Il primo passo è divenire consapevoli di questa necessità: per questo servono i corsi di questa giovane disciplina, la psicologia dello sport o del massimo rendimento, che è molto cresciuta negli ultimi anni ed ha ancora tanto da dare.”

Al dott. Lopopolo – consulente in psicologia dello sport e già autore di numerosi nostri post come il M° Toran, nonché relatore del 1° corso di allenamento mentale a Busto Arsizio – abbiamo invece chiesto quale utilità può avere la preparazione mentale di un’atleta nella vita di tutti i giorni e perché è importante coinvolgere anche i genitori e i maestri.

“L’allenamento mentale – dice Lopopolo – fornisce gli strumenti utili all’atleta per fronteggiare i momenti di difficoltà che incontrano durante la gara. Serve ai genitori perché, se loro sono a conoscenza degli strumenti che sono in possesso dei loro figli, essi stessi possono essere di aiuto in due modi: sia facendo in modo che questi strumenti non vengano abbandonati ma utilizzati e sia incoraggiando i propri figli nel modo corretto, senza incolpare o far pesare delle performance non proprio eccellenti. Quindi, essere consapevoli di ciò che i ragazzi affrontano e le modalità corrette con cui affrontarle, fa sicuramente del bene alla crescita personale di entrambi, oltre che alla crescita sportiva dell’atleta.

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I maestri, invece, usano spesso dei vocaboli generici oppure tecnici che fanno parte del loro ruolo e della loro competenza, ma non hanno gli strumenti per incoraggiare l’atleta nel modo corretto. Ho spesso sentito maestri che, pur di ottenere un risultato, anziché incoraggiare fanno il lavoro opposto. Nel caso usino invece terminologie corrette, è importante che il linguaggio da loro utilizzato per portare l’atleta al massimo livello, come nel caso del metodo S.F.E.R.A, divenga un linguaggio comune tra atleta e maestro, con una terminologia appropriata ed efficace.

Allenare la mente, inoltre, conferisce una maggiore fiducia in se stessi, e questo lo si trasferisce, oltre che nello sport, anche in tutte le altre aree, come lo studio e le relazioni. Viceversa, l’insicurezza nello sport o la fretta nello sport, ad esempio, è probabilmente solo un trasporto di quello che siamo nella vita di tutti i giorni.

Chiudere una stoccata in maniera frettolosa, spesso non è altro che la manifestazione di ciò che siamo nella vita di tutti i giorni. Quindi, mancanza di pazienza, che non vuol dire sia sbagliato ma che a volte è utile e a volte è meno utile. Allenare la mente può quindi risultare vantaggioso e migliorare tutte le aree della nostra vita.

In sintesi, con l’allenamento mentale acquisiamo gli strumenti adatti e più utili all’atleta per fronteggiare, durante la gara e nei momenti più difficili, quegli stati emozionali che si presentano. A non improvvisare ma a seguire i passi corretti.

E’ infatti molto importante arrivare alla gare preparati e non improvvisare invece durante la gara stessa o magari meditare dopo, con rammarico, quando le cose sono ormai andate.

La mente arriva sempre prima del corpo, quindi allenare la mente è fondamentale!”

Per informazioni: fencingforcollege@gmail.com

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